Sarà pubblicato nei prossimi giorni sulla Gazzetta ufficiale il decreto del ministro delle Infrastrutture che recepisce nel nostro ordinamento la direttiva europea 2014/45 sui “controlli tecnici periodici dei veicoli”.

Resta invariata la frequenza dei controlli, il primo dopo quattro anni dall’immatricolazione e i successivi ogni due anni. Sarà introdotto l’obbligo di revisione in seguito a un incidente stradale, e l’obbligo di revisione al raggiungimento dei 160 mila km di percorrenza. Rimangono invariate le tariffe e i tempi di svolgimento dell’operazione, invece importante novità sarà l’introduzione del “Certificato di revisione”, un verbale contenente i risultati del controllo tecnico che sarà messo a disposizione del proprietario del veicolo anche in formato elettronico sul Portale dell’automobilista. Il documento conterrà, oltre ai dati identificativi del veicolo, i risultati dettagliati del controllo e la percorrenza indicata sul contachilometri.

Un’altra novità che però riguarda i centri autorizzati, è l’istituzione del responsabile tecnico della revisione. Il cosiddetto “ispettore” che potrà essere anche un dipendente del Centro revisione ma non il titolare.